Le specialità
Il Prof. Dott. Giovanni Grano dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari, dove si laurea il 13.11.1991 discutendo la Tesi “ La riprotesizzazione dell’anca: aspetti clinici e biomeccanici” con voti 110/110.
Specializzato in Ortopedia e Traumatologia presso la I Clinica Ortopedica dell’Università degli studi di Bari il 15.11.1996 con voti 50 e lode/ 50 discutendo la Tesi: “ La malattia di Legg-Calvè-Perthes: storia naturale e risultati a lungo termine”.
La chirurgia mini invasiva
La moderna tendenza della chirurgia ortopedica è quella di utilizzare approcci sempre meno invasivi applicando la filosofia della Tissue Sparing Surgery.
La chirurgia mini-invasiva preservando le strutture anatomiche (cute, muscoli, vasi, nervi, tessuto osseo e tessuto emopoietico) consente un miglior recupero post operatorio e migliori risultati funzionali. Per il trattamento della patologia degenerativa dell’anca (coxartrosi), del ginocchio (gonartrosi) e della spalla (omartrosi) si utilizzano tecniche mini-invasive e vari tipi di protesi, con l’obiettivo di ottenere un impianto protesico che meglio soddisfi l’esigenza del paziente.
La TSS è diventata una realtà consolidata grazie all’avvento della chirurgia robotica.
Negli ultimi anni l’attenzione del chirurgo ortopedico si è rivolta all’utilizzo del robot nella chirurgia protesica, con l’intendo di migliorare ulteriormente i risultati già eccezionali della tecnica convenzionale.
Utilizzando il sistema robotico si riesce a pianificare con estrema precisione ogni momento dell’intervento creando un piano chirurgico personalizzato per ogni paziente. Durante l’intervento chirurgico l’aiuto del Robot, permette di posizionare con estrema precisione le componenti protesiche ripristinando una corretta geometria articolare. L’accuratezza con cui viene inserita la protesi garantisce una corretta lunghezza dell’arto ed una maggiore stabilità dell’impianto.
Questo livello di precisione è fondamentale per garantire un allineamento perfetto dell’impianto dell’anca, che è essenziale per il corretto funzionamento dell’articolazione. Inoltre, grazie alla riduzione dell’errore umano, la chirurgia robotica dell’anca può contribuire a ridurre al minimo il rischio di complicazioni post-operatorie.
I pazienti che sottopongono all’intervento di chirurgia robotica dell’anca beneficiano spesso di un recupero più rapido, di una minore perdita di sangue e di un minor rischio di infezioni. Questa tecnologia avanzata rappresenta un passo avanti significativo nel campo dell’ortopedia e permette di migliorare la qualità della vita dei pazienti che necessitano di una sostituzione dell’anca. Come chirurgo specializzato in questa innovativa procedura, sono orgoglioso di offrire ai miei pazienti il massimo in termini di risultati e sicurezza.